Sarà anche riservata, ma la Valle d’Aosta è tutto un risalire tra castelli e delizie che vale la pena scoprire. Con tappe non forzate a qualche buona tavola, si possono gustare molte zuppe, sughi di carne elaborati e formaggi fusi. Con lo chef Giacomo Lovato la cucina valdostana si anima di influenze contemporanee e moderne, quasi francesi.
Giacomo Lovato è giovanissimo: ha 27 anni e dal novembre del 2016 ha preso in mano le redini dello Snowflake, il ristorante gastronomico all’interno dell’Hotel Principe delle Nevi.
Merito non solo del suo talento, ma anche delle importanti esperienze fatte prima di approdare in Valle d’Aosta: il diploma di cuoco professionista ad ALMA, la scuola internazionale di cucina e formazione italiana diretta da Gualtiero Marchesi, a cui sono seguite opportunità di alto livello dagli stellati Claudio Sadler e Carlo Cracco a Milano.
Per pranzo la sua proposta allo Snowflake (in italiano “fiocco di neve”) è semplice, pensata per gli sciatori in pausa, mentre per cena brilla la sua carta gourmet che parte dalle basi tradizionali della cucina valdostana per poi aprirsi a uno stile più contemporaneo e moderno, quasi francese.
Con l’aiuto di alcuni tra i migliori chef italiani, Monini vi porta in tour alla riscoperta delle tradizioni culinarie del Bel Paese, trasformando ogni regione in un’opportunità per abbinare il nostro olio
alla bontà dei molteplici sapori italiani. Un progetto che ha lo scopo di valorizzare la preziosità del nostro patrimonio enogastronomico attraverso gli occhi (e le mani) di chi il cibo italiano sa valorizzarlo alla grande.
