Progetti e sponsorizzazioni
• Monini x Van Gogh Museum®Zefferino Monini, classe 1891, durante il servizio militare viene assegnato alla fureria, dove è addetto alla gestione di un magazzino alimentare. Fatto tesoro di ciò che ha imparato, una volta tornato in Umbria, a Spoleto, la sua città natale, decide di avviare un’attività commerciale nel settore alimentare.
Guardando gli olivi che impreziosiscono le colline umbre, Zefferino trova l’intuizione che darà una svolta alla sua carriera. Decide infatti di dedicarsi alla produzione dell’olio extra vergine, all’epoca ancora poco conosciuto rispetto al più comune olio d’oliva.
Nasce così la Zefferino Monini Olio di Oliva e presto le vendite crescono fino a interessare le vicine regioni del Lazio, delle Marche e dell’Emilia Romagna.
Zefferino scrive la prima pagina della storia del mercato dell’extra vergine, rendendolo alla portata di un pubblico sempre più ampio, oltre i confini regionali. Tuttavia, durante la guerra, il prodotto viene tesserato e la sua produzione momentaneamente si arresta.
Solo alla conclusione della guerra, grazie alla liberalizzazione dei prodotti, la produzione riprende e i figli Nello, Giuseppe e Paolo affiancano il padre nel laboratorio, imparando segreti e procedimenti.
Fino a questo momento, i negozianti erano soliti vendere l’olio sfuso nelle damigiane ma nel Dopoguerra, una nuova intuizione ci permette di giocare d’anticipo sulle future esigenze di mercato. Monini sceglie così di vendere l’olio in un modo tutto nuovo, introducendo le prime bottiglie di vetro, più adatte alla distribuzione e al consumo.
Nel frattempo, anche la nuova generazione dei fratelli Monini trova il proprio ruolo in azienda: Giuseppe sceglie di affiancare il padre nell’approvvigionamento della materia prima, mentre Nello, trasferitosi a Roma, inaugura un deposito per accelerare la distribuzione sul mercato laziale. Paolo punta a rafforzare la sua presenza nel territorio nazionale tanto da ricevere nel 1964 un prestigioso riconoscimento per quei tempi: il Mercurio d’oro.
Il boom economico italiano si rivela un momento propizio per adottare nuovi sistemi con cui farsi conoscere alle persone, più predisposte all’acquisto di prodotti di qualità. Con l’obiettivo di fare breccia nel cuore di nuovi consumatori, la Monini si affida entusiasta alle prime forme di comunicazione pubblicitaria.
Per adeguare l’attività agli standard tecnologici, qualitativi e di servizio dell’epoca, bisogna pensare a una nuova strategia di crescita: in quell’anno si inaugura una nuova sede aziendale e vengono assunti quaranta nuovi collaboratori.
Nello è ricoverato in seguito a un incidente sciistico, quando i pubblicitari che curano la comunicazione aziendale gli fanno visita per discutere di una nuova proposta.
Mentre passeggiano nel parco della clinica, l’attenzione di Nello viene catturata dalle mani di un giardiniere al lavoro.
Nasce così l’iconico payoff Una spremuta di olive, accompagnato dall’immagine di quella stessa mano che stringe un pugno di olive
L’evoluzione del sistema distributivo italiano porta a cambiare l’assetto societario da S.a.S a S.p.A.; l’azienda continua a crescere sia nel numero di collaboratori impiegati, che arriva alla sessantina, sia nel fatturato che cresce quell’anno fino a sfiorare i 60 miliardi di lire.
Questi anni segnano una fase molto delicata nel settore oleario e si decide di cercare un partner per dare un nuovo impulso allo sviluppo dell’Azienda di famiglia.
L’ultima parola spetta al giovane Zefferino, che dopo varie ricerche sceglie di cedere il 35% delle azioni alla Star.
Nonno Zefferino e papà Giuseppe ripongono da sempre grandi aspettative in quel giovane che porta il nome del nonno, tanto da affidargli il futuro dell’Azienda.
Il giovane Zefferino accantona una promettente carriera da sciatore per accettare questa preziosa eredità: diventa Amministratore Delegato dell’azienda, di cui si occuperà insieme alla sorella Maria Flora, Responsabile della comunicazione d’immagine e delle relazioni esterne.
In qualità di portavoce della cultura dell’extra vergine, la Monini desidera ora diventare un punto di riferimento per il settore oleario anche al di fuori dei confini nazionali. Nel 2000 nasce la Monini North America Inc., con sede a Norwalk nel Connecticut, che qualche tempo dopo si trasferirà nella sede attuale, a Shelton.
Nel 2001 Monini investe in una moderna attività produttiva in Australia, nella regione del New South Wales. Sono stati acquistati 700 ettari di terreno, di cui 300 destinati a coltura, ed è stato realizzato un moderno oliveto con più di 110.000 piante di Frantoio, Leccino, Pendolino e Coratina, portate in piccole piantine dall’Italia e cresciute al sole australiano.
Assieme alla voglia di espandersi, si fa strada anche il desiderio di riportare la proprietà del marchio in famiglia al 100% e restituire all’Azienda la sua identità spoletina.
Dopo quattordici anni di alleanza con Star, Zefferino e Mariaflora decidono di riacquisire la quota del 35% ceduta nel 1988: “l’olio di famiglia” è di nuovo totalmente nelle nostre mani e al riparo dalle pressioni delle multinazionali.
Nasce la Monini Polska, una filiale con sede a Poznan in Polonia, un paese in cui Monini è leader di mercato, con oltre il 20% di quota.
Insieme al partner Emiliani S.r.l., Monini fonda una nuova società con sede a Maranello, nel modenese. È l’Emilia Aceti S.r.l., con una capacità produttiva di 2,5 milioni di litri, dove viene confezionato Aceto Balsamico di Modena IGP.